SACILE – L’11 ottobre, alle ore 16 nella Chiesa di Cavolano, in occasione della Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo Mons. Corrado Pizziolo, verrà dedicato il nuovo altare e benedetto il nuovo ambone, opere monumentali in marmo di Carrara realizzate dallo scultore Angelo Brugnera, commissionate dalla Parrocchia di S. Lorenzo Martire nella persona del parroco pro tempore don Ezio Segat e approvate dall’Ufficio Arte Sacra e Beni Culturali della Diocesi di Vittorio Veneto, con la supervisione dell’architetto Paola Buoro.
«Quasi un anno di lavoro fisico e soprattutto mentale, un anno di confronto diretto con il marmo a disposizione. Il pensiero principale di tutti questi mesi è stato quello di creare una forma altare che potesse esprimere l’energia della resurrezione e che irradiasse intorno una forza vitale, salvifica e insieme avvolta dal mistero, e altrettanti mesi passati a rendere reale, presente e vivo il roveto ardente dell’ambone.
Ho dovuto essere altare ed essere ambone, ho dovuto ogni giorno lottare per ogni singola curva, ogni spigolo, sperimentare le forme senza compromettere il tutto, molto spesso sentendomi perso e incapace di decidere cosa andasse bene e cosa no, ma fiducioso che alla fine arriva sempre qualcosa che ti fa proseguire, un’intuizione, una visione.
Per la realizzazione dell’altare, mi ha aiutato immaginare le braccia aperte di Cristo per formulare l’inclinazione e la forma della “ferita”, immaginare che sotto la “pelle” dell’altare ci fossero le spine della corona per arrivare alla creazione degli spigoli, immaginare un centro da cui far partire un’onda di energia che si percepisce a distanza; per l’ambone mi è stato utile ricordare la facciata del duomo di Orvieto con le sue fiamme per poi elaborare, dopo un mese di esperimenti, il ritmo delle fiamme dell’ambone.
Durante tutto questo di anno di lavoro è stato prezioso il confronto con l’architetto Paola Buoro, indispensabile l’aiuto di don Ezio parroco di Cavolano, di don Mirko Miotto e di Cristina Falsarella della Commissione Arte Sacra.
In realtà, quello che più mi ha aiutato è il pensiero che lavoravo per una comunità, che stavo creando i luoghi della Mensa e della Parola per la parrocchia in cui sono cresciuto e per le persone che conosco e che mi conoscono.
Questo, oltre alla sfida artistica, è stato uno dei motori che mi ha spinto ad andare avanti. In fondo un altare è sempre un’opera collettiva.».
Questi alcuni pensieri che riferisce alla vigilia della consacrazione dell’altare e della benedizione dell’ambone l’artista Angelo Brugnera che ha dedicato alla realizzazione di queste opere monumentali oltre quattro anni di studio, di ricerca, di sperimentazioni e di lavoro: l’altare di dimensioni 220x100x100 cm e l’ambone di dimensioni 110x160x100 cm per un totale di oltre 15 tonnellate di marmo, appositamente selezionato in una cava di Carrara.