Fvg Mtb Tour, weekend su 2 ruote a Claut

CLAUT – Nel fine settimana, il 24 e 25 agosto, Claut sarà il palcoscenico della quarta tappa dell’FVG MTB Tour, un appuntamento imperdibile per gli amanti della Mountain Bike che offre l’occasione di scoprire le bellezze naturali della Valcellina. Questo evento, denominato Gran Fondo Dolomiti Friulane MTB 2024, invita i partecipanti a sfidare i propri limiti, affrontando un percorso impegnativo di 60 chilometri con un dislivello complessivo di oltre 2 mila metri, tutto all’insegna dello slogan “Ride your limit – cavalca il tuo limite”.

Claut, ormai consolidato come centro nevralgico del ciclismo fuoristrada in Friuli Venezia Giulia, torna a essere protagonista per il secondo anno consecutivo all’interno del circuito FVG MTB Tour, che comprende sei gare distribuite tra mare e montagna in tutta la regione. La principale novità di questa edizione, organizzata dalla Polisportiva Claut con il supporto di Cellina Bike Montereale, è l’estensione del tracciato, che permette alla gara di rientrare nella categoria Marathon, con l’assegnazione dei titoli regionali Marathon FIC FVG.

La gara prenderà il via dallo stadio del ghiaccio Alceo della Valentina e si snoderà attraverso i pendii di Col Masiera, un tempo utilizzati per lo sci alpino. I ciclisti attraverseranno l’area sportiva di Tre Pini, costeggiando il torrente Cellina e passando attraverso il sentiero della Conca Verde per raggiungere il centro di Claut. Il percorso proseguirà poi attraverso i borghi di Matan e Lesis, e si inoltrerà lungo la strada forestale che conduce al Rifugio Pradut a 1450 metri di altitudine. Da lì, gli atleti scenderanno verso Casera Casavento, passando per il suggestivo sentiero del Landre Scur, una grotta carsica situata sul monte Resettum.

Dopo Casera Casavento, i ciclisti seguiranno la storica Strada degli Alpini, raggiungendo la Forcella Clautana a 1432 metri, un luogo di grande importanza storica, noto per essere stato teatro di battaglie durante la Prima Guerra Mondiale e attraversato dal giovane tenente Erwin Rommel durante la ritirata di Caporetto. La Forcella Clautana segnerà il primo traguardo della gara, dove verrà assegnata la maglia gialla al miglior scalatore e alla migliore scalatrice.

Il percorso, dopo aver toccato il Col de Tonon e attraversato la foresta del Bol, si concluderà con un tratto del sentiero CAI 960, che porterà i corridori nuovamente a Claut. Qui affronteranno l’ultima sfida, attraversando la for ra del torrente Ciolesan e percorrendo il sentiero dell’Arthith, per poi attraversare il borgo di Massurie. L’arrivo sarà al palaghiaccio di Claut, completando così un percorso di 60 chilometri che forma un anello spettacolare e impegnativo.

Questo itinerario richiede una grande abilità tecnica, con sezioni dove la velocità è cruciale e altre dove le pendenze mettono a dura prova anche i ciclisti più esperti. Per chi preferisce un’alternativa meno impegnativa, è previsto un percorso di 36 chilometri con un dislivello di circa mille metri, accessibile sia ai giovani della categoria Juniores che ai ciclo-escursionisti. Questi potranno seguire il percorso principale con partenze differenziate, godendo comunque degli splendidi panorami offerti dalla Valcellina.

Negli ultimi anni, soprattutto in seguito alla pandemia, c’è stato un vero e proprio boom delle attività outdoor, in particolare quelle legate al cicloturismo e all’escursionismo. Eventi come la Gran Fondo Dolomiti Friulane MTB 2024 hanno il potenziale per incrementare significativamente il flusso turistico verso la zona, che è rinomata per la sua natura selvaggia e poco antropizzata. Promuovere e valorizzare il patrimonio naturalistico e i sentieri della Valcellina non è solo una questione di sport, ma rappresenta un’opportunità per rafforzare i collegamenti con le aree circostanti, come Piancavallo e la Val Tramontina, creando un sistema interconnesso di percorsi escursionistici.

In quest’ottica, l’assessore comunale Elena Leschiutta ha sottolineato l’importanza degli investimenti attualmente in corso per migliorare la viabilità ciclo-escursionistica di tutta la valle. Il progetto prevede la mappatura dei sentieri e la riqualificazione di vecchi percorsi ormai in disuso, combinando gli aspetti naturalistici con quelli storici ed etnografici.

Un esempio è la già citata Forcella Clautana, che offre non solo bellezze naturali ma anche una finestra sulla storia della Prima Guerra Mondiale. Inoltre, c’è la possibilità di recuperare antichi sentieri e mulattiere un tempo utilizzati da pastori e boscaioli, con un richiamo alla tradizione e ai mestieri antichi, come quelli rappresentati al Museo Etnografico Casa Clautana.




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