PASIANO- Domenica 19 ottobre in occasione della75esima Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro con il patrocinio della Rai, il Comune di Pasiano di Pordenone sempre vicino all’Anmil ha deciso di svolgere nel proprio territorio la cerimonia civile.
Alle 9.30 è previsto il ritrovo davanti alla Chiesa Parrocchiale di San Paolo Apostolo in via Roma 89, alle 10 la Santa Messa e, a seguire, alle 11 la cerimonia civile al Teatro Gozzi via Roma 113 con le massime autorità nazionali, regionali e territoriali.
Interverranno l’europarlamentare Alessandro Ciriani, il consigliere regionale Carlo Bolzonello, il sindaco di Pasiano, Marta Amadio, il presidente dell’Anmil di Pordenone, Claudio Fornasieri, Monica Farina, responsabile dell’Inail di Pordenone, l’avvocato Piera Tartara da sempre vicina all’Anmil, esperta di diritto del lavoro. Saranno presenti per la prefettura Carolina Costa, per la Questura, il vicario Mara Ferasin, per la Guardia di Finanza, il colonnello Bruno Castaldi ed esponenti delle associazioni di categoria e sindacati, i consiglieri regionali Simone Polesello, Nicola Conficoni, Costanza Orsola.
Ed è proprio in quest’occasione che verranno consegnati i distintivi d’onore di “Grande invalido del lavoro” a cura dell’Inail di Pordenone a Diana Veronica Iannello, Andrea Vendramini, mentre a cura dell’Anmil saranno consegnati gli attestati di fedeltà per una lunga partecipazione di ben 25 anni ad Edoardo Spagnol e Franco Gasparotto.
“La nostra associazione – dichiara il presidente Claudio Fornasieri dell’Anmil di Pordenone – vuole ribadire che il proliferare di nuove norme e strumenti distoglie gravemente l’attenzione da un sistema di regole che è già da tempo potenzialmente efficace per contrastare la più grave piaga che affligge il nostro Paese. Ma soprattutto chiediamo alle istituzioni che sia intensificata l’attività di prevenzione, a partire dai bambini delle scuole dell’infanzia e fino all’ingresso degli studenti nel mondo del lavoro.
Non solo, la cultura della sicurezza deve proseguire e toccare le persone in là con gli anni, visto che l’attività pensionistica si è spostata in avanti. Spesso l’esperienza nel fare un lavoro, porta ad aumentare la disattenzione, come del resto la mancata esperienza e la sbadataggine dei ragazzi più giovani. Proprio verso le categorie più fragili dobbiamo intervenire per una loro maggiore tutela”.
