Lef, inaugurato “spazio di pura innovazione” unico al mondo

SAN VITO AL T. – Si arricchisce di un ulteriore capitolo il percorso strategico pluriennale di investimenti in risorse umane e infrastrutture che LEF ha programmato per consolidare il proprio ruolo di riferimento nazionale e internazionale nella creazione di competenze, mentalità e comportamenti necessari per forgiare nuovi manager e tecnici.

Questa mattina, 16 luglio, infatti, a conclusione dei lavori di revamping terminati secondo cronoprogramma, è stato inaugurato il Plant 1, spazio di pura innovazione di circa mille metri quadri, già sede storica dell’azienda digitale modello, che ha potuto trasformare completamente fisionomia e utilizzo rispetto al passato, grazie a un investimento di circa 1,5 milioni di euro sostenuto anche grazie a fondi della Regione tramite il Consorzio Zipr.

Risorse destinate, oltreché alle opere edili, a due filoni di investimento principali: alla messa in opera di una nuova linea produttiva per rispondere alle esigenze specifiche di clienti con processi continui, in questo caso nel settore alimentare, e all’impiego di soluzioni tecnologiche d’avanguardia.

La nuova linea produttiva. Affiancherà quella utilizzata per l’assemblaggio di compressori per frigoriferi domestici e produrrà bibite con SOP digitale (Standard Operating Procedure). Caratteristiche peculiari sono la tracciabilità e il monitoraggio continui per una maggiore visibilità degli ordini di produzione (miglioramento di adattabilità e flessibilità del flusso di lavoro).

Grazie a tutta la sensoristica IOT e alla digitalizzazione diffusa nell’intero processo sarà possibile verificare automaticamente i tempi di ciclo per identificare rallentamenti, con positive ricadute sull’efficienza dei processi e conseguente riduzione dei tempi di inattività. Utilizzando strumenti di intelligenza artificiale generativa, inoltre, il co-pilota GenAI fornirà supporto tecnico rapido agli operatori, migliorando la risoluzione dei problemi grazie all’accesso a documentazione tecnica e la capacità dell’uomo di risolvere i problemi in tempo reale.

Soluzioni tecnologiche d’avanguardia. Realtà aumentata. X Reality – o realtà estesa – troverà sempre più spazio nella Plant 1 con un corner dedicato a soluzioni per la sperimentazione in contesti aziendali riprodotti volte all’addestramento degli operatori.

Ne fa parte il Virtual Safety Training, soluzione immersiva che pone l’utente al centro dell’esperienza permettendo di vivere in prima persona differenti scenari e situazioni, uno strumento multipiattaforma dinamico, facilmente accessibile via web, pensato per evolvere nel tempo e crescere adattandosi alle diverse esigenze di ogni scenario. Diventerà presto uno standard che LEF già impiega con successo nell’ambito dell’Alta Scuola per la sicurezza sul Lavoro voluta da CAA. Bolla 5G. Nei prossimi mesi sarà implementata una rete privata con tecnologia 5G Stand Alone (autonoma) pensata per lo sviluppo di use case in ambito Industria 4.0 con bassa latenza, alta capacità di traffico, elevati standard di sicurezza e affidabilità delle comunicazioni.

In aggiunta sarà fornita un’infrastruttura per la gestione di reti open source realizzate tramite Software Defined Radio (SDR – Sistema di comunicazione radio in cui componenti che sono tradizionalmente implementati in hardware vengono invece realizzati attraverso software). Mentre la prima soluzione è più orientata al mondo industriale, questa seconda permetterà agli studenti degli ITS di sviluppare attività laboratoriali più adatte ai fini didattici.

Portable Solutions. Tra le novità presentate questa mattina anche la possibilità, per le aziende che concretamente non possono andare in LEF, di essere in qualche modo “raggiunte” dall’azienda digitale modello con soluzioni portabili di training esperienziale uniche nel loro genere.

Joint Venture con ITS. Plant 1 sarà anche la “casa” di ITS Alto Adriatico che amplia la propria offerta formativa tramite la creazione di quattro postazioni didattiche basate su e.DO – robot modulare e multi-asse, con intelligenza integrata open-source, sviluppato per il mondo della formazione, frutto dell’ingegneria avanzata ed easy-to-use che caratterizza tutti i robot industriali Comau – comprensive di tutto l’hardware necessario per le attività e i pacchetti didattici. Un’occasione unica di formazione e crescita per i tecnici e manager del futuro che guideranno le trasformazioni digitali nelle aziende o diventeranno gli imprenditori del domani. Di questo pacchetto fa parte anche la bolla 5G poc’anzi citata.

Per Marco Olivotto, Direttore generale di LEF, che ha moderato gli interventi, è stato inaugurato «un ambiente unico in tutto il mondo, ricco di contenuti tecnologici, digitali, di sostenibilità, un orgoglio per noi ma anche per il territorio in cui operiamo, il Friuli Venezia Giulia. E siamo ugualmente orgogliosi – ha aggiunto – di aver creato in questo asset un ecosistema altrettanto unico per il capitale umano di domani».

Michelangelo Agrusti, Presidente di Confindustria Alto Adriatico e LEF, ha rivolto un sincero ringraziamento all’Amministrazione Regionale, in particolare all’assessore all’Industria e al Turismo Sergio Emidio Bini, «per aver camminato con noi nella realizzazione di un sistema formativo e di sostegno alle imprese dallo straordinario potenziale che potrà generare quell’idea di nuova impresa che proprio con Bini stiamo immaginando». Una direzione in cui muove anche la collaborazione con McKinsey & Company per la realizzazione del piano decennale per la nuova manifattura nel Friuli Venezia Giulia.

«Quel che esiste oggi e non necessariamente esisterà in futuro – ha detto – è stata la nostra base di partenza. Gli sforzi dovranno concentrarsi nel mettere a terra un sistema manifatturiero interamente 5.0 perché chi ne resterà fuori non sopravviverà. Il piano – ha precisato Agrusti – non sarà un libro dei sogni ma un progetto di politica industriale che dovrà essere verificato ed eventualmente aggiornato anno dopo anno.

LEF è una piccola parte di questo grande disegno così come lo è l’alta formazione che stiamo generando e sulla base della quale abbiamo ricevuto ingenti risorse del PNRR. Entro fine dicembre – ha informato il Presidente – avremo messo a terra 14,5 milioni di investimenti in hardware e software che riguarderanno in parte questa location, in parte i locali dell’Università in via Prasecco e, in larga misura, l’ITS». Sul punto specifico il Presidente di CAA ha informato che la nuova sede al Valle Center sarà inaugurata a novembre e, ha aggiunto «i ragazzi saranno già dentro».

Ragazzi che Agrusti ha definito come il nostro piccolo sogno, svelando qualche numero: «Dal 2011, tra Istituti Tecnici, facoltà STEM e ITS Academy – ha detto – abbiamo formato circa 11 mila persone che hanno sviluppato competenze nelle tecnologie elevate; loro saranno i protagonisti del cambiamento di tutte le nostre imprese, questo è il capitale umano che va inserito progressivamente nel tessuto produttivo, abbiamo bisogno di nativi digitali».

Per il magnifico rettore dell’Università di Udine, Roberto Pinton, «Agrusti ci mette sempre davanti a delle cose che sono molto importanti, in questo caso fare squadra; credo che le università debbano far parte di questo sistema, avere un collegamento diretto con la filiera della formazione è fondamentale. Spingiamo molto sull’attività esperienziale che si rifà anche a ciò che avviene qui. Far parte di una squadra, ripeto, è molto importante e non succede spesso. Noi, io, se vorrete ci siamo».

Sergio Farioli, partner di McKinsey e Vicepresidente LEF, ha ripercorso le tappe istitutive dell’azienda digitale modello. «All’epoca dicemmo che sarebbe stato necessario un centro di formazione permanente ed esperienziale. L’evoluzione, nel tempo, è stata pazzesca: questa di San Vito è la prima ed è la più bella ma da allora McKinsey ne ha create altre 15 in giro per il mondo, connesse tra loro. Quando lo raccontammo ci guardarono prendendoci per matti, noi che in realtà dobbiamo pensare alle cose che non esistono. In realtà è un “need” ed era giustissimo».

Sergio Emidio Bini, assessore regionale alle Attività Produttive e al Turismo, dopo aver espresso a sua volta gratitudine ad Agrusti e al DG di Confindustria Alto Adriatico, Massimiliano Ciarrocchi «per il tanto, prezioso lavoro fatto insieme anche in queste settimane per la risoluzione di alcune importanti crisi industriali». Bini si è detto «felice di essere ancora qui per proseguire un processo che abbiamo iniziato insieme qualche anno fa, un processo continuo, importante, che ha fatto sì oramai che LEF sia divenuto un luogo iconico non solo per il Friuli Venezia Giulia ma per il Paese intero. Lo è per quanto riguarda la formazione, la ricerca e l’applicazione. Ed è fondamentale, soprattutto in questa fase di transizione accelerata. Capite quant’è importante riuscire ad accompagnare le imprese e i lavoratori, che sono un tutt’uno, in un processo di transizione guidato. Non è semplice perché a volte intervengono fattori esogeni in grado di condizionare l’andamento dell’economia e di riscriverne le regole».




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