BARCIS – A un anno dalla tempesta Vaia, che ha provocato ingenti danni anche nelle nostre montagne, abbiamo interpellato il sindaco di Barcis, Claudio Traina, per fare il punto della situazione nella località della Valcellina. “I lavori di ripristino sono avviati ed in corso di svolgimento, possiamo ritenerci tranquilli. L’opera più urgente era la rimozione dei tronchi portati nel lago dalla piena del torrente e che avevano provocato nel febbraio scorso odori sgradevoli nell’acqua potabile ad Aviano”.
“La ditta sta anche procedendo al recupero con riuso dei tronchi: dato che sono stati così tanto tempo in acqua, sarà possibile ricavarne solo cippato”. (Il cippato è il legno triturato, che si può usare sia per riscaldamento sia come materia prima per lavorazioni industriali, ndr.).
“Fra le criticità del lago di Barcis – precisa Traina – rientra quella dello sghiaiamento del Cellina dalla confluenza con il torrente Pentina e fino alla congiunzione con il Varma. I lavori sono complessi e dopo l’intervento di emergenza occorre affrontare la situazione in modo più strutturato. La collaborazione tra il comune e gli altri attori – Regione, ditte, FVG strade, Protezione Civile – nel complesso è buona. Il piano prevede che parte del materiale sarà portato a monte, dove sarà riutilizzato per alcune opere di consolidamento delle sponde”.
“L’obiettivo – spiega il sindaco – è quello di ridurre al minimo il passaggio di camion pieni di ghiaia attraverso il paese per evitare sollecitazioni agli edifici posti sulla strada. Il ripristino e miglioramento della viabilità sulla sponda opposta del lago è una premessa fondamentale per permettere il passaggio di mezzi pesanti da monte a valle”.
Un punto chiave è la costruzione del ponte metallico a valle, che chiuderà il cerchio della viabilità ordinaria evitando il passaggio di persone e mezzi sul coronamento della diga. Il progetto è approvato e la consegna prevista per l’autunno 2020. Anche i lavori per il ripristino del lungolago sono in corso: “Per quanto riguarda i tempi, in montagna come sempre siamo dipendenti dalle condizioni meteo. Speriamo di avere un inverno più clemente di quello del 2018”.
Più critico il ripristino dei sentieri: “Anche se nei dintorni di Barcis gli schianti non sono stati così disastrosi, ci vorrà del tempo per riaprire l’intera rete escursionistica. Il numero di visitatori comunque non ne ha risentito: anzi, dopo un inizio critico a causa delle piogge di maggio e giugno, abbiamo avuto un ottimo settembre ed un aumento complessivo delle presenze. Questo ci incoraggia sul percorso intrapreso nella direzione di un turismo lento e responsabile”.
Maurizio Pertegato