PORDENONE – La Guardia di Finanza di Pordenone, nell’ambito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica, ha eseguito in questi giorni l’arresto di due soggetti, di nazionalità estera, per
spaccio di sostanze stupefacenti.
L’operazione trae origine dall’ordinaria attività di controllo del territorio nel corso della
quale la Compagnia della Guardia di Finanza di Pordenone è riuscita a individuare un
soggetto, afghano, apparentemente dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti sulla
piazza di Pordenone.
I gravi indizi, preliminarmente raccolti dalle Fiamme Gialle, hanno convinto la Procura della
Repubblica a delegare accurate e specifiche indagini di Polizia Giudiziaria sviluppatesi
anche attraverso intercettazioni telefoniche, analisi tabulati traffici telefonici ed escussioni
di persone informate sui fatti.
E’ stata proprio una conversazione telefonica, intercettata sull’utenza del cittadino
afghano, che ha consentito ai militari delle Fiamme Gialle di eseguire l’arresto di un
cittadino pakistano, trovato in possesso di circa 150 grammi di sostanza stupefacente di
tipo hashish nel corso di un controllo presso la stazione ferroviaria di Pordenone.
Lo stesso, essendo gravato da numerosi precedenti specifici di polizia, riguardanti lo spaccio
di sostanze stupefacenti e destinatario di un decreto di espulsione e di un ordine di
allontanarsi del territorio dello Stato, emessi dal Prefetto e dal Questore di Pordenone in
data 21.01.2021, su precise direttive della Procura della Repubblica, veniva
immediatamente tradotto presso la Casa Circondariale cittadina.
Gli ulteriori approfondimenti investigativi delegati dalla Procura della Repubblica agli
uomini della Compagnia di Pordenone, hanno permesso di ricostruire, inoltre, in capo ai
due soggetti, circa 550 episodi di spaccio, alcuni dei quali operati nei confronti di soggetti
minorenni, per un ammontare di circa 2 Kg di hashish.
Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Pordenone, ritenuto valido il
compendio probatorio, ha conseguentemente deciso di disporre nei confronti del soggetto
afghano, principale attore nel commercio di sostanze stupefacenti, un provvedimento di
custodia cautelare in carcere, già eseguito dagli uomini delle Fiamme Gialle pordenonesi,
mentre nei confronti del cittadino pakistano la misura cautelare dell’obbligo di
presentazione alla polizia giudiziaria.
I due soggetti erano soliti smerciare gli stupefacenti in luoghi di aggregazione giovanile del
capoluogo e spazi frequentati dalle famiglie nel tempo libero, tra i quali i più frequentati
erano il parco del Seminario, gli spazi in prossimità della chiesta del Beato Odorico e la
nota “passeggiata” sul lungo fiume Noncello.
Sono stati individuati 21 acquirenti delle sostanze stupefacenti, dei quali 16 cittadini italiani
e 5 di nazionalità straniera. Tra i clienti italiani, tre erano minorenni.
Nei loro confronti si provvederà alla segnalazione alla Prefettura come assuntori di
sostanza stupefacente.
Anche questo intervento è frutto del costante e diuturno impegno profuso dal Corpo teso a
contrastare la piaga sociale rappresentata dallo spaccio e dal consumo delle sostanze
stupefacenti, purtroppo sempre più nocive, letali e reperibili a buon mercato, che
coinvolgono un numero consistente di persone, molte delle quali, come dimostrato in
questo caso, anche di giovane età.