PORDENONE – Dall’ultima situazione patrimoniale relativa al 30 novembre, che recepisce i saldi contabili della capogruppo Cimolai holding e delle branch estere, consegnata il 4 gennaio scorso al Tribunale di Trieste, dove รจ in corso il procedimento, emerge un risultato economico imputabile alla gestione dei contratti derivati e a termine sui cambi negativo per 243,9 milioni che include i differenziali negativi/positivi maturati nel periodo e addebitati/accreditati sui conti bancari della societร e la stima del mark to market negativo dei contratti derivati e a termine sottoscritti a fine novembre (209,8 milioni).
A fine periodo la perdita รจ stata di 315 milioni. Ci sarebbero tuttavia alcuni player pronti a presentare un’offerta sugli attivi della societร di Pordenone con sede legale a Roma. Tra questi spiccano Webuild, Pizzarotti e Rizzani de Eccher. Cimolai, assistita da Lazard, finora ha sempre sostenuto di voler proseguire nella ricapitalizzazione del Gruppo.
Nel frattempo, il gruppo Macquarie, come riportano Bloomberg e Milano Finanza, il 14 dicembre scorso si รจ rivolto all’autoritร giudiziaria londinese sostenendo di essere in perdita per 49 milioni di dollari dopo che l’azienda presieduta da Luigi Cimolai da settembre ha interrotto i pagamenti legati alle transazioni. Tecnicamente si tratta di una ‘contestazione di fine rapporto’.
Secondo la stampa economica, altri soggetti hanno giร avviato iniziative simili e altri ancora si apprestano a farlo. Tra i soggetti che hanno presentato richieste analoghe a Londra sono Jb Drax Honore, Ebury Partners, Ballinger & Co. e Gps Capital Markets, e l’importo complessivo dovrebbe aggirarsi attorno ai 34 milioni di dollari; Deutsche Bank, NatWest e Morgan Stanley potrebbero essere i prossimi ad adire le vie legali.