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giovedì , 28 Novembre 2024

Proseguirà anche nel 2025 il Progetto “Violenza di genere. Come chiedere aiuto?”

PORDENONE – Non si fermerà il progetto “Violenza di genere. Come chiedere aiuto?” curato da Voce Donna Pordenone che, oltre alle competenze specifiche come CAV (centro antiviolenza), con questa iniziativa punta a sviluppare una nuova cultura e una (in)formazione diffusa fra le cittadine e i cittadini creando una rete di consapevolezza diffusa.

Obiettivi: promuovere una consapevolezza collettiva e una cultura della non violenza per generare un solido cambiamento nella società e nelle organizzazioni, offrire strumenti utili di riferimento in caso di violenza in tutte le sue forme e sostenendo la diffusione di informazioni corrette e la conoscenza degli indicatori di abusi.

Il progetto è realizzato con il sostegno di Ascom-Confcommercio, Fipe, Terziario Donna, In Prima persona, L’Istrice, l’Ordine dei medici, chirurghi e odontoiatri, ASFO Friuli Occidentale ed il patrocinio del Comune di Pordenone-Assessorato alle Pari Opportunità,
Commissione di Pari Opportunità di Pordenone, Consigliera di Parità di Area Vasta.

L’iniziativa avviata a maggio scorso ha visto scendere in campo diverse categorie professionali pordenonesi, impegnate nel prevenire la violenza di genere attraverso l’attività formativa o con altre iniziative creando, una in fianco all’altra, un’ampia rete di consapevolezza diffusa.

Ad aprire il cammino sono stati: Ascom-Confcommercio, Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) e Terziario Donna quindi la categoria dei Medici e dei Giornalisti che da subito, sono scesi in campo e hanno voluto partecipare all’iniziativa, consapevoli che, per lo sviluppo di una cultura contraria alla violenza di genere, sia necessario prima di tutto, essere formati.

Oggi è arrivata la notizia che il progetto continuerà nel 2025. Una scelta e un impegno condivisi da tutte le parti coinvolte, riunitesi oggi nella sede di Ascom Confcommercio Pordenone, per la presentazione di un focus dedicato all’iniziativa in cui sono stati presentati i dati.

Si aggiungono alla “squadra, Coldiretti Donne che conferma la sua partecipazione per il 2025 attivandosi con alcune iniziative e l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Pordenone con il proprio Comitato per le pari opportunità inoltre, dell’Andi (Associazione nazionale dentisti italiani) e si potrà contare sulla collaborazione dei Pediatri che occupandosi di infanzia e famiglie, sono molto sensibili a questo argomento.

Fra i numeri, come prevede il progetto, oltre 1000 pieghevoli con le informazioni necessarie per individuare nel territorio le principali realtà che possono portare aiuto e sostegno alle donne che subiscono violenza, sono stati distribuiti a Pordenone negli esercizi commerciali, bar, ristoranti, alberghi e altri luoghi sensibili e altri 1000 saranno a breve disponibili grazie anche a Rotary Club Pordenone e Lions Club Pordenone Naonis.

Oltre 150 persone hanno seguito il corso di formazione specifico sul riconoscimento della violenza maschile contro le donne e altri corsi sono stati programmati per l’inizio del 2025.

La particolarità del progetto “Violenza di genere: come chiedere aiuto?” consiste nel coinvolgimento delle categorie professionali pordenonesi ed attiene proprio ad un approfondimento formativo sul tema delle diverse forme di violenza contro le donne pensato e “tagliato su misura” per ciascuna delle realtà professionali coinvolte.

Infatti, le modalità di informazione utilizzate avranno modalità diverse perchè partono da richieste espresse dagli stessi aderenti.

Ciascuna delle categorie, infatti, darà il via all’organizzazione di specifici corsi formativi dedicati ai propri associati con la collaborazione delle Operatrici di Voce Donna.

Fra le iniziative nate in questo ambito: “Confcommercio c’è…e ci mette il cuore” (Terziario Donna e Panificatori Confcommercio”, “C’è salvezza in una voce” e il Calendario delle Apicoltrici (Coldiretti Donne e Voce Donna).

Punto comune per tutti, uomini e donne, il lavoro di informazione mirato a individuare e intercettare le situazioni di potenziale pericolo riconoscendo i segnali e partecipando in ogni ambito, attivamente e consapevolmente, alla crescita di una società rispettosa della parità di genere.
Nel corso di tutti gli incontri previsti dal Progetto, saranno fornite le indicazioni su come chiedere aiuto contro le diverse forme di violenza partendo dai casi di emergenza.

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