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venerdì , 22 Novembre 2024

Molestie luoghi di lavoro, accordo Ascom-Sindacati

PORDENONE – Un patto imprenditori-sindacati per contrastare molestie e violenze nei luoghi di lavoro.

Lo hanno stretto ieri, 4 giugno, Confcommercio del Friuli Venezia Giulia e Cgil, Cisl e Uil, sottoscrivendo un accordo che contiene un impegno comune a promuovere in ogni azienda del terziario della regione azioni volte a incoraggiare comportamenti coerenti con gli obiettivi di tutela della dignità delle donne e degli uomini nell’ambiente di lavoro, non escludendo la possibilità di adottare misure organizzative ritenute di volta in volta utili alla cessazione immediata dei comportamenti molesti.

Il trasferimento temporaneo

Tra queste anche il trasferimento in via temporanea, tra reparti e uffici o in altre unità produttive, compatibilmente con le esigenze organizzative aziendali nel rispetto delle disposizioni contrattuali.

A Pordenone, nella sede locale di Confcommercio, presente la consigliera regionale di parità Roberta Nunin, il presidente regionale dell’associazione Alberto Marchiori ha dunque firmato l’accordo assieme a Orietta Olivo della Cgil, Claudia Sacilotto della Cigl e Magda Gruarin della Uil. L’iniziativa, ha spiegato Marchiori, recepisce l’input dell’Accordo delle Parti Sociali Europee del 26 aprile 2007, che tratta appunto di molestie e violenze nei luoghi di lavoro.

L’impegno comune

Muovendo da quell’articolato, Confcommercio Fvg e sindacati si impegnano sul fronte innanzitutto della prevenzione e dunque a «diffondere in maniera capillare l’accordo tra associati e collaboratori e a promuoverne l’applicazione, anche attraverso la contrattazione di secondo livello, e ad illustrarne il contenuto in assemblee sindacali», a «responsabilizzare le aziende affinché provvedano a tutelare lavoratrici e lavoratori da qualsiasi forma indiretta di ritorsione o penalizzazione e a vigilare sulla effettiva cessazione dei comportamenti molesti», a «svolgere l’attività pattuita in modo sinergico con quella di competenza istituzionale», a «effettuare annualmente un monitoraggio di verifica dell’applicazione dell’accordo».

La formazione

Le parti, hanno rimarcato i presenti, convengono inoltre che la formazione aziendale potrà essere l’occasione per promuovere e diffondere tra i dipendenti e i dirigenti la cultura del rispetto della persona; nei programmi di formazione del personale, predisposti dalle aziende, venga promossa la lettura e la diffusione dell’accordo; al fine di garantire un ambiente di lavoro sicuro, sereno e rispettoso della dignità di ciascuno debba essere centrale il ruolo del sistema di prevenzione e protezione e conseguentemente saranno coinvolti tutti gli R.S.P.P. e i medici competenti delle imprese associate in modo che venga concretamente assicurato l’esercizio del ruolo di rappresentanza che ad essi compete, in particolare: nel percorso di valutazione del rischio da stress di lavoro correlato, nell’elaborazione, individuazione, attuazione e verifica delle misure di prevenzione da adottare in azienda al fine di tutelare la salute psicofisica di lavoratrici e lavoratori e nella definizione degli interventi formativi in materia.

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