Viaggio organizzato saltato per il Coronavirus: i diritti del consumatore

Sono episodi che purtroppo si stanno registrando in sequenza in queste ore nel nostro paese a seguito della diffusione del Coronavirus che sta cambiando radicalmente le abitudini di vita. Misure drastiche quelle prese dal Governo per cercare di porre un argine alla diffusione dell’epidemia e che vanno ad avere un riscontro diretto su tutti i settori dell’economia nostrana, a partire dal turismo.
Un comparto che sta pagando uno scotto durissimo in tutta la sua filiera, domandare alle varie agenzie per avere conferma diretta. Tra voli cancellati e strutture chiuse fino a chissà quando è difficile essere ottimisti.

Analizzando la questione dal punto di vista del consumatore, cosa si può fare nel caso in cui si abbia acquistato un viaggio, magari negli scorsi mesi, che adesso per ovvie ragioni viene cancellato? Cerchiamo di capirlo con riferimento a crociere e viaggi organizzati.

Crociere e viaggi organizzati

Il pacchetto turistico al pari di una crociera comprende almeno due elementi tra alloggio, trasporto, noleggio di veicoli, servizi non accessori alle voci di cui sopra. Il famoso viaggio organizzato di quelli che una volta si compravano tramite tour operator e oggi in rete. Cosa deve fare chi ha acquistato un pacchetto viaggio con volo + soggiorno o una crociera che ora salta a causa della diffusione del Coronavirus?

Fermo restando che può essere di supporto affidarsi ad un professionista per mettere in moto tutto l’iter, come ad esempio VacanzaRovinata.it che offre un servizio gratuito a tutti coloro i quali si trovino in questa situazione (informazioni sul tema rimborso per pacchetto viaggio al seguente link: https://vacanzarovinata.it/coronavirus-rimborso-pacchetto-viaggio-organizzato-o-crociera/) il rimborso di un pacchetto viaggio organizzato o crociera potrà essere richiesto da coloro i quali abbiano ricevuto comunicazione da parte di tour operator o agenzia di viaggio della cancellazione avvenuta.

Nessun ulteriore risarcimento

Questi soggetti possono anche fare ricorso a strumenti alternativi di rimborso, come ad esempio voucher o buoni vacanza, ma la scelta finale è comunque sempre in capo al consumatore che deve decidere se accettare o meno. In caso di non accettazione, la agenzia di viaggio o il tour operator dovrà rimborsare integralmente la cifra versata dall’utente al momento dell’acquisto del pacchetto viaggio o della crociera.

Non sono previsti ulteriori risarcimenti pecuniari a vantaggio dell’utente dato che la cancellazione del pacchetto vacanze o della crociera non è direttamente imputabile alla volontà del tour operator ma è dovuta a cause di forza maggiore, nella fattispecie la diffusione dell’epidemia del Coronavirus. Un elemento che in questo caso fa la differenza.




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