Agrusti (Confindustria Alto Adriatico) “Il 2021 sarà un anno straordinario”

PORDENONE – «Il 2021 sarà un anno straordinario, di cambiamento forte, radicale, nel segno delle indicazioni provenienti dall’Unione Europea e nel corso del quale giocheremo un ruolo da protagonisti»: non ha dubbi il Presidente di Confindustria Alto Adriatico, Michelangelo Agrusti che questo pomeriggio, nella tradizionale conferenza stampa di fine anno – alla quale hanno partecipato anche il DG, Massimiliano Ciarrocchi e il Direttore Operativo, Giuseppe Del Col – ha affrontato più temi legati al presente e al futuro prossimo associativo.

L’attualità più stretta è ancora legata alla necessità di mantenere acceso uno dei motori fondamentali dell’economia, le fabbriche: «Per fare questo – ha detto Agrusti – continuiamo a sviluppare l’azione di contenimento dentro le imprese con accordi stringenti concepiti e sviluppati assieme alle organizzazioni sindacali, un rapporto la cui qualità è stata fondamentale nella predisposizione di protocolli preventivi per poter continuare a lavorare in sicurezza. Con la seconda ondata siamo andati oltre, aggiornando le procedure con una campagna vaccinale antinfluenzale; ci siamo purtroppo scontrati con la circostanza sgradevole e inopinata della mancanza di vaccini, recuperati poi in Svizzera in quantitativo tale da permetterci di vaccinare, da gennaio, intanto, nelle nostre fabbriche, gli ultrasessantenni. Parallelamente, in collaborazione con Confindustria Udine – e col sistema Farmindustria – è stato avviato uno screening di massa (40 mila tamponi circa) che sarà ripetuto nel tempo per individuare i cosiddetti i portatori sani ed isolarli».

Sul fronte squisitamente economico, Agrusti ha detto che «al termine della prima ondata c’è stato uno straordinario periodo di resilienza e in particolare tutto il settore economico legato alla filiera della casa ha vissuto una ripresa immediata e strepitosa perché chi ha potuto ha investito in tutte le articolazioni del living. In quest’ottica abbiamo registrato ordinativi in crescita per ogni singolo settore manifatturiero anche per il prossimo trimestre, con il settore wellness che consegue risultati straordinari, tra cui marchi mondiali come Jacuzzi e Albatros, che per evadere le richieste hanno ormai un’attesa di sette mesi. L’unico segmento ancora in sofferenza congiunturale – per il Presidente – è quello dell’automotive, per il quale siamo persuasi che gli incentivi governativi alla rottamazione possano far ripartire il mercato».

Per essere protagonista nel 2021, Confindustria Alto Adriatico si sta preparando assieme a player straordinari come il Polo Tecnologico di Pordenone – oggi Polo Tecnologico Alto Adriatico, aggiudicatosi la gara per la gestione dell’Urban Center, il PT di Trieste – e la Fabbrica Modello (Lean Experience Factory), primo Digital Hub italiano insediato in zona industriale Ponte Rosso a San Vito al Tagliamento il cui ampliamento, grazie a un co-investimento della Regione, si concluderà il prossimo aprile. Saranno, assieme agli ITS, i principali presidi per la formazione del capitale umano necessario alla miglior transizione digitale delle imprese.

Secondo Agrusti, infatti, «il Recovery fund, soprattutto in quella direzione, garantirà un’enorme quantità di denaro in conto capitale. Ecco perché eserciteremo una fortissima moral suasion sul tessuto delle PMI attuativa di una trasformazione che non è un’opzione ma una necessità, un obbligo paragonabile a una nuova rivoluzione industriale. Una transizione possibile solo attraverso la formazione del capitale umano, quindi grandi investimenti sugli ITS a beneficio dei più giovani. Ma, anche, in favore di chi è già sul mercato del lavoro e che, diversamente, verrebbe espulso dal sistema produttivo per la loro incompetenza digitale. La soluzione elaborata da Confindustria AA è un programma formativo ad hoc dal titolo “Da tuta blu a tuta blu”. Centrale, anche in questo caso, il ruolo della LEF».

Confindustria Alto Adriatico – ha detto infine Agrusti ricordando le tappe che nel 2020 hanno perfezionato la fusione con Confindustria Venezia Giulia – continuerà a interessarsi – con sempre maggiore passione – di sanità: «La crisi ha messo in evidenza limiti dei sistemi locali e di quello nazionale che in tempi di cosiddette vacche grasse erano meno visibili. Pensiamo che un ripensamento complessivo sia ragionevole e ci sentiamo di offrire un nostro contributo».

E a proposito di Interporto, “diventerà uno dei maggiori a livello internazionale” oggi partono da Pordenone 60 treni merci al mese: con la nuova asta di manovra si movimenteranno merci non solo verso il porto di Trieste, va anche verso Svezia e Genova, trampolino verso le Americhe.

Agrusti ha infine annunciato che nel 2021, centenario dalla nascita di Lino Zanussi, uno dei padri fondatori del Nordest del Paese, sarà istituito, a margine di una serie di eventi celebrativi, un premio annuale destinato a un singolo, meritevole imprenditore.




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