Campanile San Giorgio salvo con i 300mila euro della Regione

PORDENONE – Il simbolo di Pordenone, ossia il campanile di San Giorgio, sarà salvato grazie al reperimento da parte della Giunta di 300 mila euro, inseriti oggi in un emendamento dell’esecutivo ad una legge che il Consiglio regionale sta andando ad approvare.

“Ci sono interventi – commenta il vicepresidente della Regione Sergio Bolzonello – che non possono aspettare le lungaggini dei tempi burocratici, soprattutto quando è a rischio uno degli emblemi nei quali si identifica la città. L’esecutivo, con questo provvedimento, ha dato una risposta immediata, dimostrando l’attenzione e l’interesse verso Pordenone”.

“La strada più semplice, ma anche più lunga, sarebbe stata quella di fare ricorso all’assestamento di bilancio. Invece, consapevoli dell’urgenza e dalla indifferibilità dei lavori, la giunta ha deciso in via straordinaria di attingere le risorse dal fondo di riserva e inserire le poste in un emendamento di legge”.

La somma, che potrà essere utilizzata fin da subito, consentirà di procedere in brevissimo tempo alla messa in sicurezza e restauro del campanile della Chiesa.

Il provvedimento di ieri, 28 aprile, è frutto di un confronto iniziato tempo addietro al quale è stata data priorità. Appena saputo della pericolosità in cui si trovava il campanile di San Giorgio, c’è stato un incontro con il parroco don Roberto Laurita, insieme al quale è stato fatto il punto della situazione. Nei giorni successivi, assieme alla presidente Serracchiani, è stato compiuto un sopralluogo dal quale è emersa la necessità di intervenire con estrema urgenza.

Quindi si è ragionato sulla possibilità di reperire le risorse per l’intervento definitivo di restauro, individuando in prima battuta lo strumento dell’assestamento di bilancio. “Ma, constatata l’emergenza, – rileva Bolxonello – si è deciso di accelerare i tempi per porre mano, quanto prima, ad uno dei simboli per eccellenza di tutta la Città di Pordenone e non solo dei credenti, adottando l’emendamento della giunta al disegno di legge in discussione in aula. Si completa così – in tempi estremamente brevi – un iter che consentirà di far partire rapidamente i lavori per la sistemazione del manufatto”.




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