Circolo cultura arti, martedì 22 febbraio Riccardi e le Paralimpiadi

PORDENONE – Si terrà martedì 22 febbraio alle 18, nella sala dell’Hotel Moderno a Pordenone, il primo evento dell’anno per il Circolo della cultura e delle arti di Pordenone.

Nell’occasione, verrà presentato l’ultimo libro di Roberto Riccardi “Un cuore da campione”, storia di Ludwig Guttmann, inventore delle Paralimpiadi. L’incontro sarà moderato dal dott. Carlo Scaramuzza.

Ludwig Guttmann voleva essere un neurologo, curare le lesioni spinali, aiutare gli altri. Ma nel 1938, dopo la Notte dei cristalli, capì che la situazione degli ebrei in Germania stava rapidamente precipitando: essere uno dei medici più stimati del paese non avrebbe salvato lui e la sua famiglia dalla deportazione. Raggiunse così l’Inghilterra, e qui avviò una rivoluzione che avrebbe cambiato per sempre l’approccio alla paraplegia.

A Stoke Mandeville, l’ospedale che iniziò a dirigere nel 1944 nel Berkshire, i feriti di guerra non avrebbero incontrato né avversione né commiserazione. Questi giovani – perlopiù piloti della RAF impegnati a difendere l’Europa dalla minaccia nazista – erano «il meglio degli uomini» e non meritavano di marcire in un letto.

Alla disperazione e ai sedativi, Guttmann preferì l’attività sportiva, l’aria fresca, la gioia dei rapporti umani. Ragazzi che la guerra aveva drammaticamente segnato tornavano alla vita grazie all’entusiasmo di una sana competizione.

L’anno della svolta fu il 1960, quando grazie al medico italiano Antonio Maglio i «Giochi di Stoke Mandeville»approdarono a Roma, in occasione della XVII Olimpiade. Nacquero così le gare paralimpiche. Un cuore da campione non racconta solo la vita di un personaggio straordinario fortunosamente scampato alla Shoah, celebra anche un’avventura coraggiosa che ha cambiato in profondità il nostro modo di intendere lo sport, il corpo e i rapporti umani.

Quanto a Roberto Riccardi, è generale di Brigata dell’Arma, attualmente dirige il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, vive a Roma. Ha lavorato per anni in Sicilia e Calabria e ha comandato la Sezione antidroga del Nucleo investigativo di Roma, svolgendo indagini nel campo internazionale.

Ha esordito nel 2009 con Sono stato un numero (Giuntina), biografia di un sopravvissuto ad Auschwitz (Premio Acqui Storia, insignito anche del premio Adei -Wizo). Ancora sui lager il romanzo storico La foto sulla spiaggia (Giuntina, 2012). Nel thriller ha debuttato con Legame di sangue (Mondadori, 2009), che gli ha fruttato il Premio Tedeschi e i cui stessi personaggi ritroviamo in Condannati (Mondadori, 2012).

Con le edizioni E/O ha pubblicato, nel 2012, Undercover. Niente è come sembra, storia di due amici che crescono insieme in un paesino dell’Aspromonte e poi prendono strade diverse. A quello ha fatto seguito nel 2014 La firma del puparo, che vede ancora nei panni del protagonista il tenente dei Carabinieri Rocco Liguori. Nel 2017 esce con Einaudi La notte della rabbia e nel 2019 Detective dell’arte per Rizzoli.

Prenotazione obbligatoria al 351/8302661
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