Finanza, 4 persone denunciate per aver ottenuto 160mila euro indebitamente

PORDENONE – Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Pordenone hanno scoperto
4 soggetti residenti in provincia che, simulando uno stato di indigenza economica, hanno
indebitamente percepito sostegno pubblico, per mezzo del “ Reddito di Cittadinanza ”, per un
importo complessivo di oltre 160.000 euro.

I quattro cittadini pordenonesi, nelle autodichiarazioni necessarie a richiedere il beneficio
patrimoniale all’I.N.P.S. avevano indicato disponibilità economiche inferiori a quelle reali
omettendo di indicare incrementi patrimoniali derivanti da attività di gioco ludico di varia
natura. N ella specie, gli accertamenti della Guardia di Finanza, accuratamente pianificati,
hanno permesso di accertare come gli indebiti percettori del reddito fossero tutti giocatori
abituali sulle varie piattaforme di gioco on line , arrivando a giocare addirittura diverse
centinaia di migliaia di euro, conseguendo nel complesso svariate vincite (uno dei quattro
soggetti risulta aver contratto vincite nel solo anno 2017 per oltre 170.000 euro).

Come noto, il reddito di cittadinanza è un sussidio economico subordinato, tra l’altro, ad una
serie di requisiti reddituali e patrimoniali. Requisiti che ciascun nucleo familiare deve
possedere al momento della presentazione della domanda e, naturalmente, conservare per
tutta la durata dell’erogazione del beneficio. Uno dei requisiti è quello di non possedere
liquidità o entrate reddituali superiori a soglie prestabilite, determinate sommando tutte le
possibili fonti di reddito, comprese le vincite al gioco.

I quattro soggetti sono stati, quindi, segnalati alla Procura della
Repubblica di Pordenone per le ipotesi di reato previste dal recente Decreto Legge n. 4/2019 “ disposizioni urgenti in materia di Reddito di Cittadinanza ” e, contestualmente, è stata richiesta, nei loro confronti, l’adozione di appositi provvedimenti di sequestro preventivo ai sensi dell’art. 321, comma 2, c.p.p., finalizzati alla “confisca per equivalente del profitto del reato, per complessivi 41.000 euro, corrispondenti al reddito di cittadinanza da loro indebitamente percepito.

Per due dei quattro soggetti il Giudice delle Indagini Preliminari ha già accolto la richiesta
del Pubblico Ministero emettendo due provvedimenti di seq estro preventivo fino alla
concorrenza del valore complessivo di euro 31.000.

Tutte le posizioni illecite sono state, inoltre, segnalate all’I.N.P.S. che ha già disposto la
revoca del beneficio economico in questione e il recupero di quanto illecitamente percepito.

Il Reddito di Cittadinanza rappresenta un sostegno per quanti hanno concretamente bisogno
di assistenza, motivo per il quale il Corpo è impegnato in prima linea a contrastare fenomeni
di indebito accesso allo specifico beneficio, particolarmente importante perché destinato alle
fasce più deboli della popolazione.




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