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mercoledì , 4 Dicembre 2024

“Lasciati trasportare”, l’invito del Teatro Verdi per la nuova stagione

PORDENONE – Tra spettacoli ed eventi pensati ad hoc per l’imminente programmazione settembre – dicembre 2020 e il recupero di proposte che non sono potute andare in scena nei mesi di lockdown, il Teatro Verdi di Pordenone prosegue, senza soluzione di continuità, la sua attività, proponendo per i prossimi mesi un ricco cartellone di spettacoli dal vivo e progetti sul piano del confronto culturale, con ben 19 proposte tra prosa e musica e una serie di incontri incentrati sul confronto culturale e l’analisi dell’oggi.

Dopo aver accompagnato per tutta la primavera il pubblico – anche quello dei più giovani e dei piccolissimi – con un articolato calendario di eventi online, molti di produzione, aver lanciato un appello a favore degli artisti, settore duramente colpito dalla pandemia, e aver ospitato il primo concerto a platea vuota in diretta streaming in occasione del 15° anniversario della sua inaugurazione, il Verdi è stata anche tra le primissime strutture a riproporre eventi in presenza per la tanto attesa fase della “ripartenza”, riuscendo addirittura a strutturare in queste settimane una lunga residenza artistica internazionale con la presenza a Pordenone della Gustav Mahler Jugendorchester, culminata con i due grandi concerti del 29 e 30 agosto, registrati da Radio Rai3 per un prossima messa in onda.

In questi mesi il Teatro non ha mai sospeso l’attività e ha sentito forte la responsabilità nei confronti del proprio pubblico ma anche, e soprattutto, degli artisti: una “rivoluzione copernicana” fortemente sostenuta dal Presidente Giovanni Lessio che in questi mesi difficili per lo spettacolo dal vivo ha sempre ricordato che «il mondo della cultura vive grazie alla presenza degli artisti, senza di loro non ci sarebbe spettacolo e non ci sarebbero i teatri. È questo il momento di rispondere in primis alle loro esigenze per poter garantire, soprattutto agli artisti più giovani, possibilità di lavoro e sostentamento».

Con ospitalità di prestigio ma anche tanti progetti pensati e commissionati appositamente dal Teatro, ancora una volta le parole d’ordine per i prossimi mesi di programmazione sono progettualità, identità e qualità: con la voglia di emozionare il pubblico e l’invito a “farsi trasportare”, il Teatro alimenta ancora un flusso di grandi eventi e nuovi percorsi artistici e culturali.

Il seme dell’esperienza digitale accumulata questi mesi non sarà, poi, sprecato: germoglierà semmai per affiancare in parallelo l’attività dal vivo e continuare così ad ampliare l’offerta di un “Teatro-luogo” della città, ma anche di un intero territorio, casa ideale della programmazione artistica e culturale: un teatro aperto tutto l’anno, pronto più di sempre ad accogliere la voglia di ritrovarsi a teatro di un pubblico proveniente da tutto il Friuli occidentale e oltre, fino al vicino Veneto.

La PROGRAMMAZIONE ARTISTICA di questi prossimi mesi – con prime, esclusive e progetti commissionati ad hoc — è sempre firmata dalla consulente artistica Natalia Di Iorio per la Prosa e da Maurizio Baglini per la Musica.

Proprio dai lunghi mesi di inattività per tanti artisti imposta dalla pandemia, prende le mosse il cartellone, con il primo spettacolo del programma di PROSA, di scena venerdì 25 e sabato 26 settembre. Due amici di sempre come gli attori Claudio Bisio e Gigio Alberti durante il lockdown hanno sperimentato una modalità nuova di messa in scena, trasformando un progetto che avevano nel cassetto in una fortunata webserie.

Dopo il successo sui canali Youtube, Instagram e Facebook, la lettura via web di “Ma tu sei felice?”, libro del comune amico Federico Baccomo, è diventato uno spettacolo. Una commedia dell’assurdo con finale a sorpresa, un dialogo cinico e ironico tra due manager che in un bar chiacchierano a ruota libera, un testo che si interroga sull’eterno tema della felicità: ideale per celebrare il ritorno al Verdi degli artisti e degli spettatori dopo mesi di forzata assenza.

Si prosegue sabato 3 ottobre con il reading di Maria Paiato, indiscussa protagonista della scena, che torna al Verdi diretta da Giulio Costa per dare corpo e voce al un racconto ironico e tagliente di Tommaso Landolfi, uno degli autori più raffinati del Novecento italiano, “Le due zittelle”. Approda ad ottobre a Pordenone (venerdì 16, sabato 17 e domenica 18) anche la produzione dello Stabile regionale “La pazza di Chaillot”, profetica e poetica commedia di Jean Giraudoux che già nel 1943 anticipava temi modernissimi legati all’ambiente, uno spettacolo corale firmato dalla regia di Franco Però.

In programma il 23 ottobre il recupero di uno spettacolo attesissimo la scorsa primavera, “Macbettu”, di Alessandro Serra, pluripremiato in Italia e nel mondo per la sua potente forza espressiva, che trasferisce in modo sorprendente il Macbeth di Shakespeare nelle profondità ancestrali della civiltà e della lingua sarde.

“Pane o libertà. Su la testa” è, invece, il nuovo spettacolo di Paolo Rossi (5 e 6 novembre) tra stand up, commedia dell’arte e commedia greca; agile, dirompente, sfuggente alle definizioni di genere, lo spettacolo racconta storie di maestri e di sconosciuti, di personalità fantasmagoriche e poetiche: storie che aiutano a resistere, a scegliere, a sperare.

Un inedito ritratto di artista è al centro dello spettacolo nato durante la pandemia dalle riflessioni di Lino Musella – attore tra i più apprezzati della sua generazione, noto anche per la sua partecipazione alla serie “Gomorra” – sul grande Eduardo De Filippo: “Tavola tavola, chiodo, chiodo…” (15 novembre).

Un gradito ritorno al Verdi – mercoledì 25 novembre, in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne – è quello di Sonia Bergamasco, impegnata in un progetto che avrebbe dovuto debuttare lo scorso marzo. “Sylvia Plath, il canto allo specchio” è un percorso tra frammenti dai diari e poesie, un ritratto di poeta in forma di lettura, un’imperdibile occasione per immergerci nel flusso del canto della poetessa americana, mai abbastanza conosciuto.

“La musica è pericolosa – concertato” è il racconto che percorre con parole e suoni alcune tappe della vita e della fortunata carriera del premio Oscar Nicola Piovani, celebre pianista e compositore, di scena domenica 29 novembre.

Alternando brani teatralmente inediti e nuovi arrangiamenti delle sue più note composizioni, il maestro dà vita ad un’opera fatta non solo di parole e musica, ma anche di immagini: un’autobiografia artistica ricca di preziose memorie, un viaggio ipnotico che tocca il cuore.

La programmazione teatrale di questi ultimi mesi del 2020, si conclude martedì 15 dicembre con uno spettacolo di recentissimo debutto al Napoli Teatro Festival. Nel divertente “Vaudeville”, Roberto Rustioni, apprezzato per il lavoro che porta avanti da anni sulla drammaturgia contemporanea e sulle riscritture di testi classici, si misura con il mondo della commedia e del vaudeville realizzando una versione libera e vitale da Labiche.

Le proposte Musicali danno spazio ancora una volta ad un cartellone costruito su misura per il Teatro di Pordenone dal consulente artistico Maurizio Baglini. Due i fili tematici nei concerti dei mesi tra ottobre e dicembre: la voce, lo strumento più naturale ed espressivo, e l’anniversario di Beethoven che già aveva offerto una serie di eventi lo scorso inverno, ma ancora numerosi ne avrebbe avuti in serbo per la primavera. Massima rilevanza anche per i tre “Concerti delle 18”, non appuntamenti ‘complementari’ al cartellone, ma punto cardine della formazione musicale: già lo scorso autunno due di questi concerti hanno trovato spazio nella programmazione di RAI 5, canale culturale della RAI, un interesse che si rinnoverà anche in questa occasione.

L’ideale ciclo vocale si apre venerdì 9 ottobre con il Coro e Orchestra Ghislieri, Premio Abbiati 2019, diretta da Giulio Prandi.

Rinascere, ritornare a vivere attraverso le grandi emozioni della musica barocca, interpretata in senso filologico e storicamente ineccepibile: questo è il fulcro del binomio Gloria di Vivaldi e Dixit Dominus di Händel nel concerto inaugurale della Stagione di Musica. Tenore di fama mondiale, in questo momento all’apice del successo, giunge per la prima volta a Pordenone Francesco Meli che mercoledì 21 ottobre si esibirà con il soprano Serena Gamberoni.

Coppia nella vita e nell’arte, i due cantanti si esprimono ai massimi livelli del panorama lirico internazionale. Con il pianista Michele Gamba hanno appositamente concepito per il Teatro Verdi un programma originale su musiche di Grieg, Schubert, Tosti, Verdi, Puccini. A concludere il percorso delle voci, così come il cartellone musicale dell’anno, giovedì 17 dicembre, l’ensemble La Reverdie, ricrea l’atmosfera musicale del Patriarcato di Aquileia con il concerto “Sonet Vox Aquilegie”.

Tra i primi teatri a porre attenzione ai monumenti musicali del Patriarcato, il concerto proposto al Verdi ripercorre la vita musicale del Patriarcato di Aquileia nell’arco della sua parabola, a iniziare dalla luminosa figura di Paolino, poeta alla corte di Carlo Magno e poi Patriarca, autore di inni con notazioni in musica.

L’omaggio a Beethoven, invece, va dal Triplo Concerto agli ultimi lavori, a cominciare, lunedì 16 novembre, dall’arrivo al Verdi del Quartetto D’archi del Teatro più celebre al mondo, La Scala di Milano. Francesco Manara e Daniele Pascoletti al violino, Simonide Braconi alla viola e Massimo Polidori al violoncello proporranno il commiato del genio più contemporaneo dell’universo musicale, la Grande Fuga op. 134. Dopo aver portato su Rai 5 (In Itinere, dialoghi musicali tra Maestro e Allievo) la trascrizione per pianoforte a quattro mani, non poteva mancare l’originale stesura di questo mito assoluto della storia della musica.

Il Quartetto Prometeo, invece, eccellenza musicale italiana nel mondo, presenta venerdì 27 novembre un concerto che punta l’attenzione sull’insuperabile modernità di Beethoven, con il Quartetto op. 132, intriso di spiritualità volta a una più profonda esistenza universale. D’aiuto per comprenderlo appieno l’accostamento con la visionarietà avveniristica di Schumann. Evento di punta, domenica 6 dicembre, un progetto di Michele Campanella, la Maratona con l’integrale pianistica delle nove Sinfonie beethoveniane trascritte da Liszt.

Nove pianisti d’eccezione ad alternarsi sul palco (Monica Leone, Roberto Plano, Massimiliano Damerini, Stefania Cafaro, Paolo Marzocchi, Maurizio Baglini, Marco Vergini, Claudio Curti Giardino, Michele Campanella) per l’esecuzione di tutte le Sinfonie di Beethoven in un solo giorno (inizo dalle ore 11.30 e con il concerto finale alle ore 21), nella trascrizione pianistica di Franz Liszt, rivoluzionario virtuoso del pianoforte, ideatore del poema sinfonico. Un vero e proprio evento, a maggior ragione in un momento come questo, così difficile per lo spettacolo dal vivo, e un grande esempio di imprenditoria artistica per il Verdi.

Originariamente programmato per lo scorso 28 maggio, è atteso, invece, per giovedì 29 ottobre il “Premio Pordenone Musica” 2020, suggellato da il “Triplo Concerto” di Beethoven preceduto da “Freddo”, lavoro di Michele Dall’Ongaro composto nel 2005 come introduzione al Triplo beethoveniano, nell’esecuzione dell’Orchestra della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste con Ars Trio di Roma sotto la direzione di Fabrizio Maria Carminati: una programma in grado di spiegare quanto Beethoven abbia influenzato i compositori a lui successivi fino alla musica di oggi, che non può prescindere dalla rivoluzione beethoveniana.

Tre gli appuntamenti con i “Concerti delle 18”, piattaforma dei nuovi talenti della musica classica. Lunedì 12 ottobre si inizia con la lezione sul concerto per pianoforte e orchestra n.1 di Ludwig van Beethoven: Concerto n.1 op.15.

Sul palco l’affermato solista e didatta Davide Cabassi che presenta l’allievo Antonio Alessandri (classe 2006), già emerso a livello internazionale in varie competizioni per giovani talenti: insieme saranno protagonisti di una lezione in musica che richiede all’interprete notevole bravura virtuosistica.
Il secondo concerto segna anche l’annuale omaggio che il Verdi dedica a Pier Paolo Pasolini.

Lunedì 2 novembre sul palco Roberto Calabretto e l’enfant prodige, Clarissa Bevilacqua giovanissima violinista già ai vertici internazionali, che ha suonato per la prima volta in pubblico all’età di nove anni, protagonista pochi giorni fa di una prestigiosa serata su Rai1: insieme celebreranno la passione di Pasolini per Johann Sebastian Bach. Esecuzione della Suite BWV 1001 per violino solo. In chiusura, lunedì 21 dicembre, la lezione-concerto del pianista Giovanni Nesi per sola mano sinistra “Left hand”, in programma musiche di Bach, Bach/Brahms, Scriabin, Fumagalli, Schumann/ Wittgenstein, Shostakovich/ Nesi, Zichy.

Non mancheranno nel palinsesto autunnale del Teatro Verdi i dialoghi promossi dal progetto “R-evolution. Cronache dal futuro del mondo”. A qualche mese dall’insorgere della pandemia covid-19 in Cina, e poi in Italia, nel mondo l’emergenza è ancora altissima.

Dagli Stati Uniti all’Europa, dall’Asia all’Africa l’incubo contagio resta centrale e determina modifiche rilevanti sugli scacchieri internazionali e negli equilibri interni dei Paesi. Gli occhi del mondo sono puntati sulle elezioni USA del novembre 2020: il nuovo presidente avrà il compito di definire la direzione dei rapporti con la Cina, antagonista chiave anche nel braccio di ferro per la tecnologia dell’informazione. Due potenze ancora sorde agli appelli concreti per uno sviluppo sostenibile, emergenza primaria nell’agenda della Terra.

R-evolution 2020 farà scorrere il suo sguardo sugli scenari in evoluzione, e si aprirà, in collaborazione con il Premio giornalistico Marco Luchetta, con l’incontro che vedrà protagonista a Trieste la giornalista Giovanna Botteri, corrispondente RAI da Pechino, nell’ambito di “Link Festival di giornalismo 2020”.

Gli incontri successivi, programmati nel corso dell’autunno a Pordenone, offriranno analisi e commenti attraverso dialoghi, lezioni e interviste con protagonisti dell’analisi geopolitica, per indagare i temi caldi del nostro tempo, in presa diretta.

ABBONAMENTI E BIGLIETTI

Quest’anno gli abbonamenti saranno assolutamente liberi, ogni utente potrà costruirlo a proprio piacimento scegliendo tra tutti gli spettacoli in cartellone. Saranno possibili diverse “dimensioni”: da 5 a 15 spettacoli, con sconti che vanno dal 15 al 25%

I posti non saranno fissi, e agli utenti potranno fare tutto da casa (con posti assegnati in automatico), compilando il modulo scaricabile dal sito del teatro e pagando con bonifico bancario: i diversi tagliandi verranno inviati direttamente via mail.

Chi vorrà sottoscrivere questi pacchetti speciali potrà farlo dal 3 al 12 settembre in via preferenziale (con maggiore scelta di posti), ma si potranno comunque sottoscrivere anche in un momento successivo. Dal 14 settembre proseguirà la campagna abbonamenti e verranno aperte anche le prevendite di tutti gli spettacoli. Fino al 30 settembre chi acquisterà i biglietti online non pagherà commissioni.

BIGLIETTERIA: Tel 0434 247624
www.comunalegiuseppeverdi.it – [email protected]
aperta dal lunedì al venerdì: 16.00 – 19.00
e il sabato dalle 10,00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.00

APERTURE STRAORDINARIE
Sabato 5, 12, 19 settembre dalle 10.00 alle 19.00 no stop

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