PORDENONE – C’è grande attesa per sabato 6 aprile alle 11.15 quando all’Auditorium Concordia di Pordenone arriverà Federico Ferrini, uno dei più importanti astrofisici al mondo, direttore del Cherenkov Telescope Array Observatory (CTAO), unico gruppo al mondo che si occupa delle alte energie.
Ad ascoltarlo oltre al pubblico (ingresso libero) sarà una platea di 400 studenti delle scuole secondarie superirori che avranno modo di conoscere da vicino il professore, giá alla guida di Ego dal 2011 al 2017 (per l’esperimento Virgo realizzato per cercare le onde gravitazionali, uno dei maggiori orgogli italiani nello scenario mondiale) e da marzo del 2018 direttore del progetto che riunisce una rete di 118 telescopi del Cta, il primo dei quali è stato inaugurato alle Canerie il 10 ottobre dello scorso anno.
Si tratta di un progetto che vede coinvolti Paesi e ricercatori di tutto il mondo per la realizzazione di due grandi osservatori astronomici (il primo nell’America Meridionale, nel deserto di Atacama, e il secondo nell’isola di La Palma, Canarie) che studieranno i fenomeni più energici e violenti dell’Universo – come le esplosioni di supernove o i buchi neri – attraverso i raggi gamma.
L’appuntamento di sabato 6 aprile è un incontro di divulgazione scientifica dal titolo “Dal sogno di Einstein alla carica dei 118″ organizzato dalla Sezione AIF di Pordenone (associazione per l’insegnamento della fisica) nell’ambito della rassegna Imparare Sperimentando, iniziativa che negli ultimi diciassette anni ha portato a Pordenone i maggiori esponenti della ricerca fisica e astronomica mondiale.
L’appuntamento è realizzato in collaborazione con la Storica Società Operaia di Pordenone, con il patrocinio della Regione Fvg e il contributo del Comune di Pordenone, del Consorzio universitario di Pordenone, di NoxorSokem Group e di Fratelli Martin.
Il progetto Ctao vede coinvolti Paesi e ricercatori di tutto il mondo (Ferrini guida circa 1400 ricercatori) per la realizzazione di due grandi osservatori astronomici (il primo nell’America Meridionale, nel deserto di Atacama, e il secondo nell’isola di La Palma, Canarie) che studieranno i fenomeni più energici e violenti dell’Universo – come le esplosioni di supernove o i buchi neri – attraverso i raggi gamma. È un progetto colossale e ambizioso, una rete di telescopi che funzioneranno come un unico telescopio (il più grande e sensibile al mondo) per raggi gamma, grazie al quale sarà possibile studiare i lampi gamma emessi con le onde gravitazionali o l’interazione dei raggi cosmici con la materia oscura, ottenendo preziose informazioni sulla loro natura e distribuzione.
Questi telescopi, ad oggi, sono l’unica possibilità di fare astrofisica delle alte energie dalla Terra, uno strumento all’avanguardia che aprirà nuove prospettive per l’astronomia e lo studio del Cosmo. L’Italia resta centrale nella ricerca astrofisica, attraverso la direzione di Ferrini e attraverso il Ctao la cui sede centrale è in Italia a Bologna in una delle strutture dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf).
Con alle spalle più di trent’anni dedicati alla ricerca e all’insegnamento di astrofisica all’Università di Pisa, Federico Ferrini è stato nominato direttore dell’Osservatorio gravitazionale europeo (Ego). Inoltre ha ricoperto il ruolo di addetto scientifico presso la Missione permanente d’Italia a Ginevra e il presidente del consiglio di amministrazione e del comitato per gli investimenti del Cern Pension Fund.
Per maggiori informazioni:
www.impararesperimentando.it