PORDENONE – Nella mattinata di lunedì 16 maggio 2022, alle ore 09:20, a seguito di segnalazione alla sala operativa della Questura di Pordenone, inerente la presenza di quattro giovani sospette che si aggiravano a Pordenone, tra i condomìni del quartiere residenziale San Gregorio, zona Fiera, personale dell’U.P.G. e S.P. “Squadra Volante”, in Pordenone, via Saba, procedeva al controllo di due giovani donne corrispondenti per aspetto alla descrizione offerta dal cittadino.
Accertato che le due ragazze non fossero residenti in Provincia, alla richiesta degli Agenti sulle motivazioni della loro presenza in quella zona, peraltro interessata da alcuni furti in abitazione tentati e consumati nella precedente settimana, le stesse rispondevano in modo evasivo.
Sussistendo legittimi sospetti sulla loro condotta e sulla loro reale identità, le giovani venivano accompagnate negli uffici della Questura, ove nei loro confronti si dava esecuzione ad una perquisizione personale ex art. 4 l. 152/’75.
All’interno della borsa della minore J.N., 15enne a Reggio Emilia e residente in Croazia, con pregiudizi di polizia per furto aggravato, venivano rinvenuti due cacciaviti ed una chiave a pappagallo occultati in un calzino, nonché alcuni monili in oro, contenuti in un sacchettino, del peso netto di gr. 3,20. La perquisizione personale faceva emergere una lastra rigida in plastica occultata nelle parti intime. Il tutto veniva debitamente sequestrato.
La perquisizione nei confronti della maggiorenne M.L., 35enne a Melzo (MI), ignota alle banche dati in uso alle forze di polizia, dava esito negativo.
Tuttavia, all’esito del fotosegnalamento eseguito nei confronti di entrambe, le reali generalità della M.L. sono risultate essere: S.S., 35enne, nata a Melzo (MI), pluripregiudicata per reati contro il patrimonio, con a carico un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura Della Repubblica di Monza, in data 18 gennaio 2017, per l’espiazione di anni 1, mesi 11, giorni 24 di reclusione.
Pertanto gli Agenti procedevano all’esecuzione dell’ordine di carcerazione nei confronti di S.S., nonché alla denuncia in stato di libertà per il reato di cui all’art. 4 l. 110/’75 per il possesso degli strumenti atti all’effrazione nei confronti di J.N.
Al termine delle incombenze di rito, la S.S. veniva condotta presso la casa circondariale di Trieste, a disposizione della procedente A.G.
La minore J.N. veniva affidata all’esercente la responsabilità genitoriale.
Dell’arresto gli operanti davano tempestiva comunicazione al Pubblico Ministero di Turno della Procura di Pordenone.