6.2 C
Pordenone
venerdì , 10 Gennaio 2025

Tagliamento: Capozzella (M5S) “tecnici da pagare, soldi buttati”

FVG – Tecnici indicati dai comuni e pagati dalla Regione per risolvere il problema delle esondazioni del Tagliamento? Soldi dei contribuenti buttati via: esiste già uno studio, unico fino ad oggi, sulle soluzioni per difendere la bassa friulana dalle inondazioni e quello studio, già pagato dalla Regione Fvg, è il cosiddetto “Laboratorio Tagliamento” a firma di fior fiore di tecnici che hanno studiato e dato risposte.

Prevedere di pagare i tecnici che i comuni hanno indicato a seguito della mozione presentata da Markus Murmair e sottoscritta da tutti i colleghi del gruppo meloniano assieme ai capigruppo di Fedriga presidente e Forza Italia (rispettivamente Mauro Di Bert e Andrea Cabibbo) e la consigliera leghista Lucia Buna è assolutamente inutile ed è e sarà un atto da considerarsi come danaro pubblico speso inutilmente.

Così Mauro Capozzella coordinatore provinciale del M5S pordenonese in merito alla lettera dei sindaci dei comuni lungo l’asta del fiume indirizzata alla Regione che chiedono, fra l’altro, chi dovrà pagare i professionisti che i comuni stessi sono stati invitati a indicare. Non solo, la missiva spedita a Trieste, parla anche di tempistiche, materiale da analizzare e studiare e , fra questi, se sono riferiti alle soluzioni già ampiamente indicate dalla Regione o se si devono prevedere altre opere.

E’ davvero una perdita di tempo e, soprattutto, di danaro – continua Capozzella – visto che lo studio ‘Laboratorio Tagliamento’ indica già cosa e come si deve fare e, in dettaglio, analizza più soluzioni dopo una attenta verifica tecnico-ambientale del fiume. Quel documento poi – prosegue Capozzella – era ed è stato firmato da alcuni dei bravi tecnici che i comuni hanno indicato oggi, fra questi l’ingegner Marco Petti della Università di Udine, uno dei massimi esperti in materia. Quel testo, infine, nasceva da un ampio coinvolgimento del territorio e riproporre oggi un ulteriore lavoro simile appare quanto mai discutibile.

La parte finale del documento, infatti, recitava così: “L’approfondimento, preso atto del notevole interesse manifestato dalle comunità locali, della soluzione relativa alla traversa laminante a Dignano, sia essa predisposta con luci fisse o con luci variabili, come possibile ulteriore soluzione integrativa o alternativa, qualora le soluzione sopra citate non consentano di ottenere la piena sicurezza idraulica del medio e basso sorso del fiume Tagliamento”.

Precisa Capozzella, che correva l’anno 2011 e queste erano le parole finali della lunga e dettagliata relazione del cosiddetto Laboratorio Tagliamento che dopo mesi di studi fra i massimi esperti del settore, in primis ingegneri idraulici dell’Università di Udine, vennero apposte a pagina 21 dello studio che doveva dare risposte definitive al problema delle inondazioni del Tagliamento nella parte medio-bassa del suo percorso. Quelle parole e quel documento avevano come intenzione di arrivare ad una soluzione pratica e pragmatica priva di ideologia. Nulla, di fatto, è stato messo in opera e i tempi stringojno e no sono più rinviabili.

Ultime news

Ultimi articoli