La Scuola Yogah di Pordenone grande protagonista ai campionati italiani

PORDENONE – Incetta di titoli per gli atleti pordenonesi agli ultimi campionati italiani di Yoga Sport, tenutisi domenica 30 settembre a Padova. Nella bella cornice del Centro Yoga People gli yogi della Scuola Yogah di Pordenone, dei maestri Nicola De Simone e Gabriella Buzzacchi, hanno primeggiato nella categoria Youth, sia maschile che femminile. Ogni atleta aveva a disposizione tre minuti per completare in pedana la propria routine, inserendo nella stessa asana obbligatorie e a scelta. E’ arrivato così il titolo italiano di Davide Toneguzzi, già campione del mondo in carica nella stessa categoria. Il 15enne studente del liceo “Torricelli” di Maniago, nonostante un errore di entrata in una delle posizioni più difficili, la “Posizione dell’Om”, ha stupito la platea e la giuria internazionale eseguendo una perfetta “Tiger in Scorpion”. Alle sue spalle, vicinissimo si è piazzato Riccardo Basso (nella foto), coetaneo e compagno di shala. Entrambi parteciperanno con la rappresentativa italiana ai campionati del mondo di Yoga Sport, in programma a Pechino il 2 e 3 dicembre, dove il livello sarà altissimo. Tutto pordenonese il podio femminile degli Youth. Oro per Agnese Martini, seconda Giulia Vanin, ottima terza Alice Adami. Soddisfazioni sono arrivate anche nella categoria Adulti maschile con l’oro di Francesco Zampelli, insegnante del metodo Yogah a Roma, e con l’argento di Brenno Ros e nella categoria Senior femminile con l’argento di Roberta Marcon. Ora nel centro di Viale Lino Zanussi, dove proseguono a pieno ritmo i corsi per tutte le età, l’attenzione agonistica sarà sulla preparazione di Toneguzzi e Basso in vista della rassegna iridata. “I Campionati Italiani hanno contribuito ad aumentare il bagaglio di esperienze dei nostri atleti – ha commentato il maestro De Simone – sul tavolo dei giudici c’erano referee internazionali, abituati a giudicare nelle massime competizioni mondiali, che non hanno fatto nessuno sconto. Insomma un ottimo banco di prova”.




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