Squadra mobile arresta due persone per spaccio

PORDENONE – Nei giorni scorsi la Polizia di Stato della Questura di Pordenone ha intensificato l’attività di contrasto al traffico illecito di sostanze stupefacenti.

Nell’ambito di quest’attività gli agenti della Squadra Mobile, dopo aver effettuato appositi servizi di osservazione e pedinamento, notavano un insolito andirivieni di persone da un appartamento sito nel comune di Pravisdomini ed in uso ad un ventisettenne italiano, già noto alle forze dell’ordine.

Intuendo che lo stesso potesse aver organizzato un’attività di spaccio di sostanze stupefacenti, gli investigatori richiedevano ed ottenevano dalla locale procura un decreto di perquisizione domiciliare che veniva eseguito nel pomeriggio di venerdì.

L’attività sortiva esito positivo in quanto consentiva di rinvenire all’interno dell’appartamento un involucro dal peso di 10 grammi di sostanza stupefacente del tipo cocaina, 70,4 grammi di sostanza stupefacente del tipo Marijuana suddivisa in due involucri, numeroso materiale per il confezionamento e il taglio della sostanza stupefacente, tra cui bilancini ed una macchina per il sottovuoto; nel corso della perquisizione gli investigatori notavano come parte della sostanza stupefacente era stata mescolata con la polvere di caffè al fine di rendere vano un eventuale controllo con l’unità cinofila.

Stante la flagranza di reato il giovane veniva tratto in arresto ai sensi dell’articolo 73 del dpr 309/90 e, su disposizione del pubblico ministero di turno, sottoposto al regime degli arresti domiciliari.

I successivi accertamenti permettevano d’appurare che a rifornire della sostanza stupefacente sequestrata potesse essere stato un cittadino albanese di 24 anni residente ad Azzano Decimo a carico del quale veniva pertanto eseguita una perquisizione ai sensi dell’articolo 103 del dpr 309/90 che sortiva esito positivo: celato all’interno del garage veniva infatti rinvenuto un involucro del peso di grammi 15,7 di cocaina oltre a vario materiale per il confezionamento e il taglio della sostanza.

Stante la flagranza di reato anche il ventiquattrenne di origine albanese veniva tratto in arresto ai sensi dell’art. 73 dpr 309/90 e, come disposto dal P.M., anch’egli sottoposto agli arresti domiciliari presso la sua residenza.




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