ROMA – Il conto alla rovescia è iniziato ufficialmente con la presentazione delle manifestazioni oggi a Roma nella sede della Regione Friuli Venezia Giulia: mancano 12 giorni all’appuntamento più atteso in Italia per i professionisti dell’acquacoltura e della pesca sostenibile.
Da quest’anno lo è anche per coloro che si occupano di indoor e vertical farming, colture fuori suolo e nuove metodologie di coltivazione. Due sono le manifestazioni che si terranno alla Fiera di Pordenone il 13 e 14 febbraio 2019 e che renderanno la città friuliana il punto di incontro internazionale per ricercatori, produttori, sviluppatori di tecnologie e istituzioni: AquaFarm, 3^mostra-convegno internazionale dedicata all’acquacoltura e all’industria della pesca e NovelFarm, 1^mostra-convegno internazionale dedicata alle nuove tecniche di coltivazione, vertical farming e fuori suolo.
Qualche numero che evidenzia la crescita di questi due eventi: saranno presenti in fiera quest’anno 130 espositori (+20%) aziende italiane e estere (tra di loro anche marchi leader europei) che producono tecnologie per l’allevamento di pesci e molluschi, mangimi per un’acquacoltura sostenibile, associazioni e istituzioni che sostengono la produzione sana e sicura di prodotti ittici e tutte le aziende coinvolte nella filiera delle nuove tecniche di coltivazione, vertical farming e fuori suolo; 3000 mq netti occupati dei padiglioni 5 (+22% rispetto al 2018).
Molto importante il programma degli incontri che affiancheranno le aree espositive: 110 speaker (il 40% proveniente dall’estero) che presenteranno lo stato dell’arte nel settore dell’acquacoltura e lo sviluppo tecnologico nelle coltivazioni fuori suolo, sempre più a supporto della sostenibilità ambientale ed economica della produzione di frutta e verdura, con un focus sull’acquaponica, il migliore esempio di produzione circolare e integrata di cibo, che unisce l’allevamento prodotti ittici e la produzione di ortaggi all’interno di un ecosistema chiuso.
“I due eventi insieme rappresentano due filiere complementari e indispensabili per il futuro dell’alimentazione umana che devono dare risorse per soddisfare un crescente aumento della popolazione che vivrà sempre più in contesti urbani – spiega Renato Pujatti, Presidente di Pordenone Fiere che continua. – In questi tre anni la Fiera di Pordenone e diventata non solo il luogo di incontro della domanda e dell’offerta in una delle più strategiche filiere del food Made in Italy, ma anche fucina di idee e di proposte che operatori, studiosi, amministratori e politici lanciano da qui per migliorare le performance di questo settore”.
“Importante quest’anno – spiega Pier Antonio Salvador, presidente di API e titolare di allevamenti ittici in provincia di Pordenone – il coinvolgimento di relatori e istituzioni dall’est Europa con i quali abbiamo condiviso importanti progetti che riguardano l’informazione e l’educazione del consumatore in particolare. Uno di questi riguarda l’etichettatura dei prodotti: questo è un obbligo che permette ai consumatori una scelta consapevole sull’origine e sul metodo di produzione dei prodotti. La sfida di API è estendere l’uso di queste misure affinché non riguardino solo i banchi delle pescherie e dei supermercati ma anche le mense e i ristoranti.”
Le due manifestazioni hanno anche il patrocinio e il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia. “L’acquacoltura e la piscicoltura sono settori importantissimi per l’economia del Friuli Venezia Giulia – il commento di Stefano Zannier Assessore alle risorse agroalimentari, forestali e ittiche, che continua – tanto che la nostra Regione è il primo produttore italiano di trote. Stimolare l’incontro tra domanda e offerta in questo settore, la ricerca scietifica, la visibilità internazionale delle tante aziende della filiera presenti nel nostro territorio sono obiettivi che Aquafarm persegue con il suo progetto si manifestazione e rappresentano proprio quello di cui il mercato ha bisogno”.