25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne

PORDENONE – Presentato in Municipio il folto programma delle iniziative della Settimana contro la violenza sulle donne giunto alla sua terza edizione.

In realtà gli eventi si susseguiranno dal 12 al 30 novembre per rimarcare la necessità di mantenere alta l’attenzione sul fenomeno, non solo un giorno, una settimana. ma piuttosto nell’intero acro dell’anno.

E’ un calendario ricco di eventi ed iniziative quello che quest’anno celebra la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, istituita dall’Onu in occasione del 25 novembre, per ricordare il terribile tema della violenza e della negazione dei diritti e delle libertà delle donne. Il tema verrà affrontato sotto varie forme, tra cui conferenze, mostre, tavole rotonde e proiezioni di film, tesi ad enfatizzare le tante forme di violenza praticate contro le donne e gli sforzi compiuti in differenti regioni del mondo per prevenirne la diffusione.

Le iniziative si terranno nei comuni di Pordenone, San Quirino, Casarsa della Delizia, Roveredo in piano, Spilimbergo, Fiume Veneto, Budoia, Porcia, San Vito al Tagliamento, Sesto al Reghena, Azzano Decimo, Valvasone-Arzene, Pe rata Zoppola, Maniago
Introducendo la conferenza, stampa l’assessore alle politiche sociali e vicesindaco Eligio Grizzo ha ricordato che la famiglia, gli educatori e le istituzioni sono fondamentali per contrastare questo fenomeno e che l’Amministrazione comunale sostiene ogni iniziativa in questa direzione.

L’assessore alle Pari Opportunità del Comune di Pordenone, Guglielmina Cucci, è chiara nell’introdurre il tema“ Mettiamo un impegno deciso e concreto a disposizione di un ideale nel celebrare la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, per proteggerne e promuoverne i diritti, le libertà, le opportunità ed i valori.

Ed affinché non venga mai meno l’interesse e l’attenzione, lo facciamo attraverso una serie di eventi che speriamo raggiunga il più ampio target possibile, non solo nel mondo delle nuove generazioni, ma per sensibilizzare tutti su un tema che non può più essere tollerato in una società che si proclama civile e moderna. La violenza contro le donne si manifesta come una violazione dei diritti e delle libertà fondamentali delle donne – prosegue Cucci – ed è inaccettabile in qualsiasi delle sue molteplici forme. Pordenone, ma questo vale ovviamente per tutti i comuni, le istituzioni e la società, è in prima fila per garantire un deciso impegno contro la violenza e la piena ed equa partecipazione delle donne allo sviluppo e ai processi sociali, a tutti i livelli. E’ importante che tutto questo sia diffusivo e liquido, trasversale anche come locali territoriali, perché solo così può coinvolgere i cittadini e la società civile”.

Annamaria Poggioli presidente della Commissione regionale Pari opportunità condividendo le finalità dell’iniziativa ha comunicato che nel prossimo organismo ci sarà anche una rappresentanza di uomini pari al 30%, mentre Maria de Stefano di Voce donna ha ricordato che l’83% dei casi di violenza si consuma in famiglia con soggetti che hanno relazioni affettive e che a ottobre sono 181 le donne che si sono rivolte al Centro.

Sono interventi inoltre Giovanni Lessio presidente del teatro G. Verdi ha sottolineato che – dall’essere partiti da “io sono contro la violenze sulle donne..” in questa edizione siamo passati al “ a noi siamo contro…” come recitano i manifesti promozionali. Giuseppe Napoli di Federsanità ANCI FVG ha rimarcato l’importanza della collaborazione instaurata tra le istituzioni pubbliche e i privati al di sopra dei campanilismi sollevando la questione legata al comportamento degli uomini, che devono “provar vergona dei di certi atteggiamenti.. “ tema su si sta impegnando l’associazione In Prima Persona – uomini contro la violenza selle donne – che come ha detto Antonio Aprea socio dell’associazione, si propone di aprire un centro di ascolto per gli uomini maltrattanti.

“E’ un fenomeno strutturale complesso e trasversale della nostra società, – ha concluso l’Assessora Guglielmina Cucci – che può e deve essere affrontato soltanto con un radicale cambiamento culturale, attraverso l’affermazione della parità nei comportamenti di ogni giorno. Uguaglianza e rispetto reciproco sono valori che devono esistere anche alla base del vivere quotidiano. Questa è la strada che intendiamo percorrere, impegnandoci per un mondo libero dalla violenza e dalla paura di subirla.”




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