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sabato , 23 Novembre 2024

Interporto, il 30 maggio inaugurazione terminal ferroviario

PORDENONE – Poco più di cinque mesi fa, presentando lo studio sulle sfide economico – infrastrutturali del Territorio, il Presidente di Unindustria Pordenone, Michelangelo Agrusti, aveva sottolineato che «l’adeguamento dell’infrastruttura stradale e ferroviaria pordenonese alle mutate esigenze del quadro geoeconomico locale, nazionale e internazionale» non avrebbe potuto più attendere. Un assunto che la Territoriale di Confindustria ribadisce dal 2012 e attorno al quale ha investito tempo e risorse per offrire agli stakeholder della comunità un contributo concreto a individuare la miglior exit strategy possibile.

Il 30 maggio l’inaugurazione del Terminal Ferroviario Intermodale Odorico da Pordenone, nuovo servizio a disposizione delle imprese ubicato in Interporto Centro Ingrosso, pedina fondamentale nell’evoluzione della logistica non solo della Destra Tagliamento ma dell’intero Nordest, garantirà una prima, concreta risposta alla fame infrastrutturale di cui il Territorio soffre da tanti, troppi anni.

«Sarà un giorno di festa per tutta la regione – ha spiegato Agrusti – perché la strategicità dell’asset-Interporto non è circoscritta alla Destra Tagliamento. Certo, qui le ricadute saranno più evidenti: l’aumento del traffico merci su Pordenone dovuto all’apertura della Pedemontana Veneta, previsto entro l’anno prossimo, porterà con sé un potenziale di crescita della movimentazione merci in virtù della nostra posizione geografica. Più in generale, lo riteniamo un asset indispensabile per l’incremento della competitività del Territorio nel segmento della logistica, nonché un attrattore di investimenti».

Il 2020 è la d-date entro cui Interporto dovrà tendere al suo pieno funzionamento «e sarà così – ha aggiunto il Presidente di Unindustria – secondo step di un percorso che abbiamo compiuto assieme a Regione, RFI, Camera di Commercio di Pordenone-Udine e Interporto, che ringrazio».

La messa in servizio della infrastruttura permetterà lo sviluppo del traffico sia con i porti del nord Tirreno sia con le nazioni del settentrione d’Europa e dell’Est. Si tratta di uno dei più moderni e funzionali impianti in Italia con caratteristiche a standard europeo che permetterà di trasferire dalla strada all’intermodale fino a 180 mila trasporti l’anno.

Alla cerimonia parteciperanno anche il Governatore del FVG, Massimiliano Fedriga e l’assessore regionale alle Attività Produttive e Turismo, Sergio Bini, Maurizio Gentile, amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana, il Presidente di Cciaa Pn-Udine, Giovanni Da Pozzo, il sindaco della città, Alessandro Ciriani, il padrone di casa, Silvano Pascolo e l’amministratore delegato della stessa società, Giuseppe Bortolussi.

«In cima alla lista delle priorità resta il completamento della Cimpello – Gemona, un’arteria da ultimare e trasformare in autostrada che, rispetto alla Pontebbana, permetterebbe di risparmiare 25/30 minuti e 15 chilometri di strada riducendo l’impatto socio ambientale della statale 13 tramite minore inquinamento».

Infine, Pedemontana (o autostrada) Friulana significherebbe maggiore rapidità nelle percorrenze, «quindi – ha concluso Agrusti – un bacino occupazionale più ampio per le imprese e minori rischi di marginalizzazione per le aree interne montane».

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