Consegna chiavi attività al sindaco, multato il barista. Nota di Ciriani

PORDENONE – Andrea Esposito, il barista che stamattina, 29 aprile, ha guidato i colleghi nella consegna simbolica delle chiavi delle loro attività al sindaco Alessandro Ciriani, è stato multato.

La segnalazione alla Questura di Pordenone è stata fatta dal Circolo Zapata.

Il motivo? Il Dpcm non permette lo svolgimento di manifestazioni e, tanto meno, di assembramenti.

A pagare la multa (400 euro) saranno il sindaco Alessandro Ciriani, l’assessore Emanuele Loperfido e il consigliere regionale Alessandro Basso.

Sulla manifestazione è arrivata questa nota del sindaco Alessandro Ciriani.

“La manifestazione di oggi è uno spaccato di una sofferenza molto più ampia di coloro che da mesi non hanno più reddito. Sono persone con mutui e dipendenti a carico, imposte e incombenze che devono comunque onorare e per le quali non hanno più risorse. Senza di loro la città va verso la morte sociale.

Quello che a livello centrale devono capire è che questi piccoli operatori economici non hanno bisogno di provvedimenti di difficile accesso e che creano ulteriore debito, ma di liquidità da iniettare nelle loro tasche, almeno in parte a fondo perduto, per farli ripartire.

Mi rendo perfettamente conto che stiamo parlando di una platea amplissima e che nessuno ha la bacchetta magica. Ma in qualche modo queste risorse da parte del Governo devono arrivare, e oltretutto in modo veloce, perchè più tempo passa più il sistema rischia di saltare.

L’alternativa sarebbe peggiore e il Paese salterebbe. Se non inietta liquidità, infatti, lo Stato comunque non risparmierà, perchè si allargherà la platea di chi ha bisogno di aiuti per tirare avanti. Piccoli commercianti e artigiani sono generatori di ricchezza e lavoro che poi restituiscono in tasse.

Il Comune sarà da un lato amplificatore di queste istanze e dall’altro è pronto a fare la sua parte diminuendo per quanto possibile tributi e spese locali. Ma il nostro bilancio non è quello dello Stato o della Regione e possiamo solo inserirci tra i provvedimenti statali e regionali per alleggerire il carico sulla schiena di queste persone. Tuttavia quello che serve veramente, ripeto, è liquidità per scongiurare la chiusura delle loro attività”.




Condividi